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L’iridologia è una disciplina olistica che permette di valutare il proprio stato di salute fisica e mentale attraverso l’osservazione e l’interpretazione di particolari segni che presenta l’iride.
Il termine olismo nasce dal greco “holos” che significa intero, totale.
Quando si parla di olistico si intende un approccio che considera la persona nella sua globalità, come entità unica, di corpo, mente, sentimenti, funzioni biologiche, sintomi e risorse per guarire, perché ogni parte è in assoluta relazione con tutte le altre.
L’occhio viene inteso come una sorta di finestra sul nostro corpo e permette alla figura dell’iridologo di conoscere ciò che ci è successo in passato, quanto sta accadendo attualmente e intervenire per prevenire il verificarsi di determinate disposizioni patologiche a carico del nostro sistema, anche di carattere ereditario.
É un metodo di valutazione non invasivo e consente di agire in prevenzione per il benessere generale della persona, infatti i segni comunicano uno squilibrio energetico molto prima che il disturbo in se si manifesti.
Si tratta per questo di un valido aiuto per il benessere psicofisico.
Questa tecnica, che appartiene al mondo della medicina naturale, permette quindi di stabilire un bilancio globale della salute, osserva i profondi cambiamenti che intervengono durante la vita e considera la scelta delle terapie più appropriate al caso che potranno essere sia della medicina occidentale che di quella naturale come fitoterapia, agopuntura, omeopatia in associazione ad una adeguata alimentazione.
Chiunque abbia più di 40 anni si ricorderà che anche il “vecchio” medico di famiglia durante una visita contemplava l’osservazione dell’occhio per valutare lo stato di salute del paziente, in questo caso si trattava di mero istinto del medico a non trascurare una parte fondamentale del corpo e non iridologia ma è comunque interessante considerare questo aspetto importante.
L’iride raffigura una fotografia fedele dello stato generale e globale del corpo, questo perché è in collegamento attraverso il sistema nervoso con organi e apparati dell’organismo.
Si comporta come fosse un ricevitore e immagazzina tutte le informazione che provengono da essi.
L’occhio comunica con il cervello attraverso il nervo ottico e viceversa il cervello invia all’esterno quanto riceve dall’interno.
Attraverso segni, pigmentazioni, macchie e alterazioni l’occhio registra le condizioni della persona.
Osservando le aree iridee è possibile determinare le condizioni generali della persona.
Per studiare l’occhio nei suoi particolari l’iridologo ha a disposizione una mappa iridologica.
L’iride viene suddivisa in settori radiali che corrispondono alle ore dell’orologio e in anelli concentrici. All’interno di ogni spicchio che si forma è collocato l’organo corrispondente.
Ogni iride informa sulla metà del corpo relativa. Ossia all’occhio destro corrispondono gli organi collocati nella metà destra del corpo e a quello sinistro tutta la parte sinistra.
Gli organi doppi e quelli centrali vengono proiettati in entrambi gli occhi.
La parola iridologia è formata da due parole: “irido” che deriva da iride (la parte colorata dell’occhio) e “logia" che significa studio. Il concetto del termine è quindi “ studio dei significati dell’iride.
Il triangolo con all’interno un cerchio che per tradizione popolare raffigura l’occhio di Dio è uno dei simboli iconografici più antichi che risale a 3600 anni fa e deriva da un antico alfabeto medio orientale.
Il cerchio significa occhio e il triangolo porta ed entrambi indicano dei concetti precisi: Eternità, luce e intellettualità all’interno di un corpo convesso scuro per manifestare gli organi del corpo.
Da questo si deduce che l’iridologia è una pratica medica antica!
In antichissimi libri di medicina indiana e cinese, risalenti a 2000 anni fa, si possono trovare le prime osservazioni dell’occhio rivolte ad individuare relazioni tra uomo, natura e cosmo.
Nella cultura egizia l’occhio è per l’uomo ciò che è il sole per l’universo.
Nel capitolo “zodiaco dell’occhio” del libro astrologico di Libra si legge “ Tutto ciò che succede nel cosmo si riflette nell’uomo. Tale riflesso ha luogo nell’intero organismo e l’iride è fatta per farcelo riconoscere”. Da qui si evince il legame fra astrologia e medicina tipico della cultura mesopotamica.
Anche la medicina ellenistica ha parecchi riferimenti allo studio dell’occhio. A citare l’occhio è Ippocrate, il quale scrive “Tali sono gli occhi, tale è il corpo” e, nel libro “Luoghi dell’Uomo”, accenna all’osservazione dell’occhio come principio e fine perché parte di un tutto con il corpo per individuarne forza o malattie.
Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento possiamo trovare richiami in merito all’osservazione degli occhi con lo scopo di capire se un individuo è sano.
Ufficialmente la medicina antica muore con l’editto Napoleonico nel 1811 e da si ha il passaggio definitivo dal pensiero olistico-cosmologico antico a quello riduzionista e meccanicista moderno.
Fortunatamente il pensiero olistico è sopravvissuto e da questo si sviluppano terapie come l’omeopatia e la medicina naturopatica di cui fa parte anche l’iridologia.
È con Ignaz von Péczely nel 1838 si stabilisce la nascita di questa disciplina che con il passare degli anni si afferma come una scienza con leggi ben definite.
L’iridologo attraverso l’analisi dell’occhio può:
- verificare eventuali intossicazioni e predisposizioni ad allergie o intolleranze.
- valutare se il tipo di alimentazione è adeguato all’organismo
- stabilire lo stato energetico della persona
- determinare i punti deboli e di forza
L’iridologo va alla ricerca delle cause relative allo stato di malessere ed è in grado di formulare ipotesi per ripristinare l’equilibrio funzionale.
Fornisce inoltre la base per aumentare la conoscenza di se stessi e per trovare la via corretta per godere di un’esistenza equilibrata, sana e felice.
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